Rosa Cassese – Abitudine
I giorni si susseguono, si alternano, si inseguono, sembrano, tutti eguali, ma di diverso vi è il colore (dell’alba e del tramonto).
I giorni si susseguono, si alternano, si inseguono, sembrano, tutti eguali, ma di diverso vi è il colore (dell’alba e del tramonto).
Cosa ne poteva sapere lei che poi sarei arrivato io nel suo cuore? Il passato…
E, il tempo scorre, inesorabile, portando con sé, le “scorie” del quotidiano ambiguo ed ambivalente; alcuni felici di aver vissuto e sognato, altri alla ricerca della “pietra filosofale”, come me che, vorrebbe fermare il tempo, per divenire immortale!
La “saggezza”, non è data solo dagli anni ma, anche dal saper discernere quello che quotidianamente ti “propinano” i falsi profeti, amici di una realtà distorta.
Sono sempre infelice, insoddisfatta, vedo scorrere gli anni più ruggenti senza Amore e senza Odio. Mi butto a capofitto nel lavoro e qui ottengo ambiti riconoscimenti per il mio operare dai vari presidi con cui ho occasione di lavorare nelle diverse scuole in cui insegno, facendo sempre il mio dovere ed esigendo dagli alunni, col sorriso sulle labbra. Anche la salute tranne qualche vertigine dovuta agli sbalzi del clima montano, sembra andare a gonfie vele… Un pomeriggio di sabato, mentre sdraiata leggo alcuni passi dal Fuoco di d’Annunzio, sento suonare il campanello, guardo dall'”occhio” di sicurezza, e mentre sto per “sganciare” la catenella vedo comparire un giovanotto che ha l’aria stanca e trasandata di chi ha fatto tanta strada. Non guardai subito i suoi abiti dimessi ma osservai i suoi occhi e la sua bocca carnosa. Aveva i lineamenti dolci ma nello stesso tempo virili…
A volte mi piace estraniarmi, stare lì zitto ad osservare gli altri. Non sono di…
Della felicità buon surrogato l’abitudine il cielo ha donato.