Rosa D’amelio – Politica
La candidatura Bindi rende più interessante la partita perché è una donna, perché spariglia giochi che parevono fatti.
La candidatura Bindi rende più interessante la partita perché è una donna, perché spariglia giochi che parevono fatti.
Io divento sempre più povero e faccio fatica a sopravvivere, e voi sempre più ricchi e indifferenti alle nostre esigenze basilari, e avete anche il coraggio di parlare di democrazia, io vi ci murerei su quella poltrona. Ma vi siete bevuto il cervello? Perché dobbiamo pagare noi per errori commessi da voi? E noi che continuiamo a litigare tra di noi per questa gente, che ci ha ripulito le tasche e riempiti di rabbia. Cominciamo a fare qualcosa, lasciamo almeno per una volta da parte l’ideologia politica e pensiamo al bene del Paese e dei cittadini poveri ma onesti.
Quanto tempo è trascorso tra quando gli Stati Uniti hanno firmato la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e quando Joseph McCarthy ha iniziato a perseguitare i comunisti?Quanto tempo è passato tra quanto l’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana ha firmato la Costituzione, e quando si è iniziato a fare discriminazione verso gli omosessuali e le donne?Quanto tempo è passato tra quando i paesi hanno firmato il 13° articolo della dichiarazione universale dell’uomo e del cittadino, e quando i paesi hanno chiuso le frontiere contro gli immigrati clandestini?
L’unica cosa che i politici possono insegnare agli italiani è come andare al potere dicendo una cosa e poi restarci facendone un’altra.
Un consiglio ai potenti: se qualcuno ti lecca le scarpe, mettigli il piede addosso prima che cominci a morderti.
L’economia, se dovessi visualizzarla così, con un’immagine, sarebbe un cane, gioioso, ma non che muove la coda… è la coda che muove il cane.
Quando i politici parlano del bene del paese dicono sempre: “faremo”. Quando decidono per se stessi spesso non dicono niente, aspettano che siano i giornalisti a scoprilo, e molte volte è un “abbiamo fatto”. Quando chiedono sacrifici al paese è sempre “fate”.