Rosamaria Pappalardo – Stati d’Animo
Si può diventare la ragazza più felice al mondo nonostante questa felicità dipenda dall’infelicità di un altra persona?
Si può diventare la ragazza più felice al mondo nonostante questa felicità dipenda dall’infelicità di un altra persona?
Certe emozioni… sono come macchie di caffè, cerchi con ostinazione di pulirle ma non se ne vanno mai.
Sono consapevole che a volte la zappa sui piedi me la do da sola come si suol dire. Sono consapevole che pecco di insicurezza, troppa a volte. Sono consapevole di avere i miei difetti ma sono anche consapevole che in giro ci sia troppa gente che ci marcia sopra ed è insensibile!
La differenza tra la felicità e il dolore è che la felicità lascia solo ricordi, il dolore anche cicatrici.
E poi capitava di pensare che doveva essere ormai tutto finito, che di un fragile primo amore non poteva esserti rimasto dentro altro che qualche piccolo frammento.Era così in effetti, ma bastava cercare qualche immagine in più custodita chissà dove nella memoria che il ricordo, da opaco e sbiadito, si faceva subito più lucido e luminoso.Bastava un’altra manciata di secondi perché i fiocchi di neve si fondessero col cielo stellato di una notte d’estate, i riccioli d’ebano con le ciocche dorate dalle dita calde del sole.In questo modo quella fenice cerulea e malinconica che è il ricordo tornava a splendere inaspettatamente ogni volta.
La superficialità mi inquieta, ma il profondo mi uccide.
La pretesa è un fottuto vizio, la ruggine dei rapporti umani. Pretendere di essere compresi senza sforzarsi di spiegare, di essere cercati senza mai cercare, di prendere senza mai dare, voler apparire senza rischiare di essere.