Rosanna Russo (RosEgypt) – Vita
Esistere, vivere, “essere”.
Esistere, vivere, “essere”.
Cercare, scovare, chiedere, confrontare ossia mettere in luce, fare luce. É così che mi piace pensare e fare il mio mestiere. Nel quale non serve una lampada, nè una torcia a pile quando si vuole andare oltre gli occhi colmi di attesa di un bambino kosovaro, afgano, somalo, eritreo, angolano, mozambicano, cileno, romeno, dei sobborghi di Philadelphia, di quelli di Liverpool e di Napoli, o di una delle dignitose baracche di Soweto. Basata l’attenzione, per scoprire la luce.
Scelgo sempre la strada più tortuosa,sofferenza e fatica mi ricordano che esisto.
Le persone single molto spesso sono quelle impegnate nel “cuore” più di tante coppie che fingono amore inveceè semplicemente sesso.
Sono venuta al mondo e il medico mi ha dato due schiaffi per farmi piangere, quell’urlo disperato serviva a fare capire al mio primo carnefice che ero capace di respirare, che ero “viva”! Crescendo ho preso parecchi schiaffi da mia madre, lei diceva che servivano per insegnarmi come ci si comporta, come si “vive”! Sono diventata adulta adesso gli schiaffi me li dà direttamente la vita, quella per cui sono nata, quella per cui mi hanno cresciuta. A saperlo cominciavo dalla nascita, glieli davo io due schiaffi al dottore e gli dicevo “brutto pirla rimettimi da dove mi hai tirato fuori”.
Ho iniziato ad essere felice, il giorno che ho cancellato la parola “accontentarsi” dal mio vocabolario.
La vita è come un grande violinista: scivola sulle corde in una magnifica composizione. E non concede mai il bis.