Rosita Matera – Filosofia
La comunicazione è l’energia tradotta in parola.
La comunicazione è l’energia tradotta in parola.
In questa primavera tutto riprende forma e la sua luce schietta, inonda ogni forma di vita di una rinnovata essenza: un velo d’oro s’immerge nelle foglie, nelle gemme, scende per le strade e danza persino nei buchi dei solai, e cospargendosi come polvere celeste, ridona ad ogni cosa uno stato di beata primordialità.
C’è la formula della saggezza e della sapienza? C’è, ed è questa: riconoscere che senza il male la vita e il mondo non sarebbero, etutt’insieme combattere sempre, praticamente e irremissibilmente, il male e cercare e attuare sempre indefessamente il bene: negare come assurda la felicità e cercar sempre la felicità, negare come assurdo il trionfo definitivo della libertà sulla servitù, della figlia di lei giustizia sull’ingiustizia, del sapere sull’ignoranza, dell’intelligenza sulla stupidità, e praticamente volere e procurare in ogni istante quel trionfo, il trionfo di quell’istante.
“Sai quanto valgo io rispetto a tutto il resto?””…””Esatto.”
L’arte è in grado di regalarci suggestioni intense, mescolando le nostre emozioni come colori impastati…
Chi crede non pensa, chi pensa non crede (a. Schopenhauer), chi pensa sempre, se non è matto, crede (f. A. Maiello)
L’amore per i figli rende la donna un’ottima mamma, l’affetto per il marito la rende buona moglie, la gelosia per le nuore la rende pessima suocera.
In questa primavera tutto riprende forma e la sua luce schietta, inonda ogni forma di vita di una rinnovata essenza: un velo d’oro s’immerge nelle foglie, nelle gemme, scende per le strade e danza persino nei buchi dei solai, e cospargendosi come polvere celeste, ridona ad ogni cosa uno stato di beata primordialità.
C’è la formula della saggezza e della sapienza? C’è, ed è questa: riconoscere che senza il male la vita e il mondo non sarebbero, etutt’insieme combattere sempre, praticamente e irremissibilmente, il male e cercare e attuare sempre indefessamente il bene: negare come assurda la felicità e cercar sempre la felicità, negare come assurdo il trionfo definitivo della libertà sulla servitù, della figlia di lei giustizia sull’ingiustizia, del sapere sull’ignoranza, dell’intelligenza sulla stupidità, e praticamente volere e procurare in ogni istante quel trionfo, il trionfo di quell’istante.
“Sai quanto valgo io rispetto a tutto il resto?””…””Esatto.”
L’arte è in grado di regalarci suggestioni intense, mescolando le nostre emozioni come colori impastati…
Chi crede non pensa, chi pensa non crede (a. Schopenhauer), chi pensa sempre, se non è matto, crede (f. A. Maiello)
L’amore per i figli rende la donna un’ottima mamma, l’affetto per il marito la rende buona moglie, la gelosia per le nuore la rende pessima suocera.
In questa primavera tutto riprende forma e la sua luce schietta, inonda ogni forma di vita di una rinnovata essenza: un velo d’oro s’immerge nelle foglie, nelle gemme, scende per le strade e danza persino nei buchi dei solai, e cospargendosi come polvere celeste, ridona ad ogni cosa uno stato di beata primordialità.
C’è la formula della saggezza e della sapienza? C’è, ed è questa: riconoscere che senza il male la vita e il mondo non sarebbero, etutt’insieme combattere sempre, praticamente e irremissibilmente, il male e cercare e attuare sempre indefessamente il bene: negare come assurda la felicità e cercar sempre la felicità, negare come assurdo il trionfo definitivo della libertà sulla servitù, della figlia di lei giustizia sull’ingiustizia, del sapere sull’ignoranza, dell’intelligenza sulla stupidità, e praticamente volere e procurare in ogni istante quel trionfo, il trionfo di quell’istante.
“Sai quanto valgo io rispetto a tutto il resto?””…””Esatto.”
L’arte è in grado di regalarci suggestioni intense, mescolando le nostre emozioni come colori impastati…
Chi crede non pensa, chi pensa non crede (a. Schopenhauer), chi pensa sempre, se non è matto, crede (f. A. Maiello)
L’amore per i figli rende la donna un’ottima mamma, l’affetto per il marito la rende buona moglie, la gelosia per le nuore la rende pessima suocera.