Rosita Matera – Stati d’Animo
Se non metti il punto a una frase scritta in un giorno di tristezza non potrai mai tornare a capo per scriverne un’altra nel giono della gioia.
Se non metti il punto a una frase scritta in un giorno di tristezza non potrai mai tornare a capo per scriverne un’altra nel giono della gioia.
Dov’è il dolore, la il suolo è sacro.
Quando si comincia qualcosa c’è sempre un misto di ansia ed entusiasmo che avvolgono il sentimento di curiosità che accompagna il cambiamento. Entrambi, ansia ed entusiasmo, spingono verso il polo di tale principio, come l’equilibrio tra le correnti e l’umidità al principio delle nuvole.
I sogni sognati con tanta ingenuità marciscono in fondo a una via, finché la paura non ci addormenterà e ancora la pioggia cadrà.
Solo la notte regala ciò che nel giorno viene taciuto e noi, ignare del dolore, ci ritroviamo a specchiarci nelle nostre ossessioni e nei tormenti. La notte sa frustare l’anima come nessuno e noi così brave a donarci silenzi, dove le urla non riescono ad uscire.
Uno dei miei più grandi errori, è offrire il mio cuore a chi non sa apprezzarlo!
“Ti va di parlare un po’? Se ti va io mi siedo qui e ti ascolto”. Parole che non si usano praticamente più. Era bello guardare negli occhi qualcuno e vedersi rispecchiati dentro essi. Sentirsi capiti e accuditi da quello sguardo. Era bello quando non era solo la bocca a muoversi ma anche le emozioni, il cuore e la volontà. Era bello quando non erano solo le parole le uniche cose che sentivi, ma sentivi anche la protezione, la dolcezza di un gesto e la certezza di non esser solo mai.