Rossana Emaldi – Tristezza
Il pianto più disperato è quello che teniamo dentro e che nessuno deve vedere, perché ne abbiamo un sacro pudore.
Il pianto più disperato è quello che teniamo dentro e che nessuno deve vedere, perché ne abbiamo un sacro pudore.
Dopo le ferite del cuore ci si impara a non fidarsi più delle persone. Ci si impara a diffidare di tutto e di tutti. Ci si impara che quando cerchi una mano che ti sostenga non troverai altro che cumuli di cemento. E tristemente capirai che non avrai più certezze, se non quella che ti aiuterà nella vita: “credere solo in quello che sei”.
È triste sentire la mancanza delle persone… soprattutto di quelle che ti sono accanto!
Chi non ha mai affrontato una persona gelosa, non sa cosa significa “terzo grado”.
Parlare al silenzio. Quando si è disperati lo si fa, si parla al silenzio.
Se non si è stati in grado di restare al momento giusto non si deve inventare un momento giusto per tornare.Non si scippano sorrisi in ritardo.
Si chiamano silenzi dell’orgoglio quelli che uccidono dentro.