Rossana Emaldi – Tristezza
I dispiaceri sono gocce di veleno che giorno dopo giorno ci minano la vita.
I dispiaceri sono gocce di veleno che giorno dopo giorno ci minano la vita.
I dolori più forti, quelli più intensi, quelli che nemmeno si vedono. Quelli che nonostante noi ci mettiamo tutto l’impegno del mondo per scacciarli e non abbatterci; “ci mettono a terra” senza scampo. I dolori più forti ce li portiamo dentro e nemmeno il tempo riuscirà a cancellarli.
Sono stanca di piangere. Voglio un sogno in cui credere e un bacio che mi accarezzi il cuore.
Quando un “ti amo” muore dentro, non lo fa mai in silenzio.L’eco dell’infelicità, rumoreggia dolorosamente nell’anima…
Quando entro in casa, cerco di nascondere il disagio che mi porto dentro. Così, senza rendermene conto, ho imparato a recitare, a fingere, soprattutto a imitare.Imito l’idea di moglie che ho in testa; imito le mie amiche innamorate e felici; imito la me sposata dei primi tempi che non sono più capace di essere.Tutto questo per evitare che lui possa vedere in me un’inquietudine interiore, un eccesso di tristezza.Molte volte ho paura, aprendo la porta, di tornare a casa priva di sentimenti per lui.Prima di entrare faccio sempre un lungo respiro e indosso una maschera. Certi giorni ho l’impressione che capisca quando fingo e non dica nulla. A forza di fingere, a volte non so più nemmeno quale sia la verità.Com’è potuto succedere? Eravamo così sicuri del nostro amore.
Vedi, non so come spiegarmi. È una cosa di cui sogno spesso. Il mondo è stanco. La sua fine è vicina. La gente ha perso il gusto della vita, si son fatti di sasso. Nulla conta più niente. Sono stufi di se stessi. Bramano la morte e la loro preghiera verrà esaudita.
Quando ti aggrappi alla speranza, tutto il tuo essere si attiva perché ciò che speri ti sia concesso; tutto l’universo partecipa a che tu non sia deluso; Dio non può spegnere quella che è la scintilla di se stesso nell’uomo.