Rossella Porro – Abbandonare
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata oltraggiata.
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata oltraggiata.
Quando non c’è più posto gomitate e pestoni fanno male. Allora è giunto il momento di andarsene e nessuno può convincerti che lì stavi bene.
A volte ti ritrovi a dare senso a qualcosa che mai ne avrà.
Chi lascia finge di stare male, ma dopo pochi giorni recupera il sorriso, il suo cuore si libera da un peso enorme e ricomincia a vivere con tutta la spensieratezza possibile.Chi invece ne paga le conseguenze è sempre e solamente chi subisce l’abbandono, e continua a vivere nella speranza che possa recuperare l’amore dell’altro. Bisogna invece trovare la forza di andare avanti e pensare che non vale la pena soffrire per chi non ha compreso, apprezzato e protetto il nostro amore, trattandolo come fosse “cosa da poco”, un superfluo di cui poter fare a meno, o addirittura una soffocante nebbia grigia dalla quale fuggire.Ogni amore finito ci lascia dentro ricordi ed esperienza e ci arricchisce nonostante la sua fine possa farci stare male. Lasciamolo dunque andare via, senza odio ne rancore e guardiamo al futuro, perché con la giusta predisposizione d’animo arriverà un sole ben più luminoso a colpire i nostri occhi.
Ecco cosa significa perdere ciò che si ama, non posso altro che ridere… L’ho voluto io, avrei potuto fare in modo che non accadesse.
Se ti avessi realmente dimenticato, non lo ricorderei neanche.
Voi che guardate i vostri figli come misere appendici del vostro ego, voi che disegnate…