Roy Arundhati – Morte
È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato.
È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato.
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
“È la vita” mi hanno detto così. No cazzo, perché non si può morire di un tumore.
Non lasciare mai che la paura della morte superi la speranza per la vita.
Nessuno teme veramente la morte, ma molti temono di vivere soffrendo.
Ti vestirai di nero per sfuggirle, piangerai le tue perdite in silenzio e ti aggrapperai alla speranza. Rincorrerai la vita, sapendo bene che la tua ora è arrivata, ma non lo saprai fin a quando il ticchettio dell’orologio ti avvertirà. D’altronde non l’hanno sconfitta i dittatori, che credevano di avere il mondo in mano, come puoi farcela tu? Tu non sei nessuno. Faresti meglio ad inginocchiarti uomo, perché la morte ha allungato le sue scheletriche braccia per afferrarti. Non potrai mai vincere una battaglia persa in partenza.
La calma è la virtù dei morti.