Sabrina Ducci – Stati d’Animo
Nella quiete del risveglio mi riapproprio lentamente della mia realtà, mentre in solitudine ascolto il canto di una natura non ancora contaminato dalla presenza degli esseri umani.
Nella quiete del risveglio mi riapproprio lentamente della mia realtà, mentre in solitudine ascolto il canto di una natura non ancora contaminato dalla presenza degli esseri umani.
L’amarezza si è mangiata la mia dolcezza.
Ci sono persone gelide che hanno un cuore, ma non è il loro quello che stringono tra le mani.
L’unica persona che ho sempre aspettato sono io. E quando mi sono ritrovata ho ricominciato a camminare.
Regalo indifferenza e strafottenza a chi non crede in me e a chi ha tradito la mia fiducia. Regalo gioia e sorrisi a chi ci tiene ma soprattutto alla vita che è l’unica che resta on te fino alla fine!
La vita è un intreccio di complicanze, un groviglio di durezza e freddezza; ma io non mi pedo d’animo. Non mi perdo tra i sui cunicoli d’incomprensione, non mollo la presa e continuo. Continuo finché non vedo uno spiraglio di luce, in questa tenebra chiamata esistenza. E anche se la vita è dura, testarda, orgogliosa, temeraria, pesante io lo sarò di più. Nono mollerò. Nono voglio farlo. Sono qui ad affrontare le sfide con la consapevolezza che se mi abbatto e non combatto, non avrò ciò che desidero. Ciò che merito.
Sono quel tipo di persona che cerca sempre il “buono” negli altri. Che cerca sempre una “scusa” ai loro comportamenti. “Non mi ha cercato. Ma starà facendo altro”, “mi ha praticamente mandato a fanculo. Ma forse era già nervoso di suo”, “è scostante con me. Ma forse lo fa per autodifesa”. Sono una di quelle persone che mette sempre un “ma forse” per cercare di capire. Ma forse, da capire c’è soltanto che le persone sono egoiste. Ti calpestano e nemmeno se ne accorgono.