Sabrina Mori – Destino
Attendeva il giorno in cui il gelo dell’inverno avrebbe lasciato il posto al tepore del sole d’estate e le stagioni del suo cuore avrebbero ripreso il loro naturale ritmo.
Attendeva il giorno in cui il gelo dell’inverno avrebbe lasciato il posto al tepore del sole d’estate e le stagioni del suo cuore avrebbero ripreso il loro naturale ritmo.
Caso, è forse lo pseudonimo di Dio quando non voleva firmare.
Ho trovato l’eternità: è il Sole in comunione con il Mare.
Forse non serve passare per giusti sulla giustizia di qualcun altro. Le maschere non ingannano il destino. Mille anni o diecimila, si rimanda solo l’inevitabile. Il numero di strade non conta. Portano tutte in una sola direzione.
Mi è sempre sembrato che ci sia una parte di slealtà nella nostalgia, come quando dopo che è successo qualcosa, qualcuno dice “te l’avevo detto” o “lo sapevo”, e non è mai vero e non aveva detto e non sapeva niente prima che succedesse.
La fortuna spesso cammina a braccetto dello stolto colmando, così, le lacune che si porta dentro.
Solo colui che s’immedesima nel suo presunto destino, può farlo diventare tale.