Salman Rushdie – Libri
I libri scelgono i loro autori; l’atto della creazione non è interamente razionale e cosciente.
I libri scelgono i loro autori; l’atto della creazione non è interamente razionale e cosciente.
Lo scrittore non deve mai scusarsi se usa con ripetuta insistenza alcune parole al posto di altre. Sai, i termini sono come le persone ed è normale che ad alcuni ci si è affezionati più che ad altri.
Percy scuoteva il fratello, Ron era inginocchiato accanto a loro, e gli occhi di Fred li fissavano senza vederli, lo spettro dell’ultima risata ancora impresso sul volto.
Scrivo per non urlare, per non far rumore, una penna che sanguina senza dolore, un foglio privato del suo candore, un’inquietudine nuda dinanzi al lettore, perché il silenzio è l’unica via per ascoltare.
Ogni giorno invecchiavo, ma oggi era diverso, peggiore, quantificabile. Avevo diciotto anni.Edward non li avrebbe mai compiuti.
I libri aggiungono all’infelicità dell’uomo una profondità che scambiamo per consolazione.
Un dolore, uno sfogo, una riflessione, un’osservazione. Finisce tutto qui: nella scrittura. È inevitabile, non ho mai potuto farne a meno, non posso farne a meno, non potrò mai farne a meno.