Salomone – Abitudine
Và dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
Và dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma siamo “malati di abitudine”. Chi è abitudinario accetta qualsiasi cosa, qualsiasi dolore. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, che ci sono indifferenti, si impara a portare le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, si è impotenti nel reagire. L’abitudine è il più spietato dei veleni, entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce poco a poco nutrendosi della nostra vita, e quando ce ne rendiamo conto è ormai troppo tardi, ogni nostro gesto è condizionato, continuiamo ad “amare”, per abitudine, una persona “estranea”.
L’abitudine è il vizio del non movimento.
Quando smetto di scrivere, impazzisco o quasi. Ho la sensazione che le mie dita continuano…
È la forza dell’abitudine, o tante volte solo il tuo menefreghismo?
Ogni uomo agisce motivato da tre sole cose: paura, speranza o abitudine.
Forse la gente preferisce seguire la stupidità perché la stupidità rallenta, mentre l’intelligenza corre veloce e alla maggior parte della gente non piace correre.