Salvatore Ruocco – Cielo
Nel buio della notte, nel cielo più stellato, cerca quell’incantevole stella, lasciati andare con la magica musica, e come stelle danzanti raggianti di luce, lascia che i tuoi dolcissimi occhi, fissano questa magica notte.
Nel buio della notte, nel cielo più stellato, cerca quell’incantevole stella, lasciati andare con la magica musica, e come stelle danzanti raggianti di luce, lascia che i tuoi dolcissimi occhi, fissano questa magica notte.
Una notte sui tetti.
Se si potesse, vorrei scrivere nel cielo tutti i miei sogni e dopo anni vederli li, ricordarli, e se almeno uno d’essi si è realizzato scrivere vicino ad esso con una penna rossa: ecco un’altra gioia nella mia vita!
Scintille fragili incandescenti precipitano nella notte rischiarando il cielo, li osservo come stelle cadenti scrivere…
Non penso che Dio abbia alzato la sua mano con ira contro di me perché voleva salvare i suoi figli dai miei sogni. Essi non riguardavano né Lui né i suoi, ma solo chi li aveva sognati, per questo l’invidia di un padre che falsifica il merito, che ama i figli e per loro vuole le primizie. Dunque, erano la bellezza e la luminosità senza pari che hanno attirato gli angeli come mosche, per immetterle nel Mondo e raddoppiare la forza, la lucentezza dei sogni dei figli. In fondo, quello che fa girare l’universo, è la ciccia. Ma avere troppo, per la luce, ha i suoi lati distruttivi. Se questa Luce è immessa in un Mondo, si consuma nella vastità troppo grande di questa energia, diventa la malattia di cui esso morirà, in cui si replicherà, insieme ai creatori e agli angeli, a Dio e al Diavolo, che ne fanno parte.
Guardo il cielo e penso che lì c’è la libertà.
Non importava quanto cattiva potesse essere la gente, intorno a noi c’era sempre qualcosa di bello come i tramonti e il cielo dopo i tifoni, tifoni che facevano piovere la bellezza sulle nostre teste.