Samuel Johnson – Abitudine
Le catene dell’abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finchè diventano troppo pesanti per poter essere spezzate.
Le catene dell’abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finchè diventano troppo pesanti per poter essere spezzate.
Nessuno torna mai chi era prima, ed è inutile quindi rimpiangere il passato o rinnegarlo. Non si cambia nel senso che vorremmo esprimere con questo termine, ma ci si evolve semmai nel bene o nel male, ma mai si torna come si era in uno stato precedente. Tuttavia ritengo che ogni giorno sia un buon giorno per migliorare, attingendo alle cose, alle persone, nuove esperienze, nuove emozioni da assimilare e fare nostre, come un bagaglio, una valigia che riempiamo solo delle cose utili che ci servono per proseguire il nostro viaggio. La bussola allora diventa il mezzo indispensabile per ritrovare la strada qualora ci si senta persi. Basta seguire il proprio cuore, il proprio sogno e non è mai tardi per riprendere il cammino che si era abbandonato per troppa distrazione, o per aver frainteso cuore e ragione, sensi chimici e percezione. Vado così avanti, imparo ogni giorno qualcosa che provo a trasmettere a chi vuol ascoltare. La mia bussola non mi dice dove sto andando, mi indica solo che la direzione è giusta, ed io la seguo, con fiducia, come una foglia segue il suo vento.
Chiedere scusa è una delle scuse più facili che per alcuni diventa facilmente un vizio.
Se non si è pronti a sentire determinate cose, bisognerebbe smettere di chiedere.
Il matrimonio deve combattere un mostro che divora tutto: l’abitudine.
Colui che non impara nulla dal tempo ha solo ore sprecate.
Ed erano cicatrici così indelebili da non sembrar vere.