Samuele Borrelli – Social Network
Hai una vita? Si, ho facebook.
Hai una vita? Si, ho facebook.
Sui social facciamo tanti stati che risultano come urla nel vuoto con tanto di eco in risposta.Non penso però che ne abbiamo colpa. Siamo cresciuti così, dipendiamo dalla tecnologia e da quel maledetto touchscreen che ogni tanto si surriscalda per il troppo utilizzo, bruciandoci un po’ i polpastrelli dei pollici.
Una costante della storia degli umani è che ai vertici delle organizzazioni statali, politiche, religiose, militari o commerciali, ci finiscano sempre dei folli, mitomani, inetti, imbecilli, corrotti. Oggi, grazie a Facebook e Twitter, finalmente possiamo capire come questo possa succedere.
Quando impari a tagliarti le dita e non mandare quell’sms che non va mandato, quando risparmi a te e al mondo uno status di facebook che non avresti neanche dovuto mai pensare… vuol dire che veramente stai invecchiando.
Quarto postulato dell’essenza comunicativa postmoderna: se non lo pubblichi su Facebook non è mai accaduto.
È inutile che su Facebook ti atteggi in stile Sandokan, quando nella realtà sei un emerito idiota.
Se Facebook chiudesse, porelli quelli che si sono inventati una vita, un’identità: si ritroverebbero a guardarsi allo specchio senza più sapere chi sono.