Sandra Mondaini – Figli e bambini
Mi sono sposata con Raimondo perché era l’unico in tutto l’orizzonte che mi potesse dare un figlio, fidandomi.
Mi sono sposata con Raimondo perché era l’unico in tutto l’orizzonte che mi potesse dare un figlio, fidandomi.
Ci sono confessioni che arrivano senza il bisogno di essere pronunciate, altrimenti non ci si spiega come mai le madri sappiano sempre tutto.
La verità è che i bambini non cessano mai di essere bambini.
Le carezze di una madre hanno la forza di sanare qualsiasi male.
Basta niente, in questo periodo, per farmelo tornare in mente. Non fa che insinuarsi tra i miei pensieri, anche la notte, schiacciato come un fiore appassito fra le immagini di Hanna ed Emmeline e Riverton: il mio nipotino. Fuori del tempo e fuori posto. In certi momenti è il bimbo di tanti anni fa, con la pelle tenera e gli occhi sgranati, subito dopo l’uomo che è oggi, svuotato dall’amore perduto. Vorrei rivedere il suo volto. Toccarlo. Il suo bel volto, cesellato, come ogni altro volto, dall’abile mano della storia. Decorato dal colore dei suoi avi, da un passato che conosce appena. Un giorno tornerà, su questo non ho dubbi, perché la casa è una calamita capace di risucchiare anche il più sbandato dei figli, ma non so se sarà domani o fra anni.
I nostri figli sono il futuro. Il dovere di un degno genitore è di infondere loro moralità, sincerità, correttezza e rispetto per vita altrui.
Quando nasce un bambino è figlio di tutti noi.