Sandro Pertini – Politica
Sono del parere che la televisione rovina gli uomini politici, quando vi appaiono di frequente.
Sono del parere che la televisione rovina gli uomini politici, quando vi appaiono di frequente.
I politici sanno di avere molti difetti, ma la loro massima presunzione, cioè il loro difetto maggiore è che non vogliono eliminarne neanche uno.
Il trono dei parlamentari italiani capitolerà, nell’agognato momento in cui affideremo al presidente della repubblica, quei poteri decisionali, volti alla tutela dei bisogni della collettività. Sin quando questo non avverrà, andremo avanti come una tartaruga e continueremo ad osservare quella bilancia, in cui la ricchezza economica risulta sproporzionatamente concentrata nelle mani candide, prive di calli di chi abbiamo designato con le nostre mani, mani che risultano provate dalla fatica per riuscire (quando si ha fortuna) a portare quell’essenziale.
L’italiano medio, tra clic e ristoranti, si lamenta da decenni di chi lo governa, eppure questi sono ancora lì, con i loro flaccidi culoni sui comodi scranni a tirar fuori conigli morti dal cilindro del nostro futuro. L’homo italicus alla piazza preferisce da sempre la pizza, alle manifestazioni, le degustazioni, non conosce chi sia il ministro della difesa, ma ti citerebbe il centrocampo dell’Atalanta, anziché di politica attiva si nutre, davanti la sua pay tv, di polemica cattiva, gli aumentano l’iva ma lui continua a interessarsi del matrimonio della diva, non capisce di devolution, basta che funzioni la Playstation. Siamo patologicamente privi di memoria storica, anche a breve termine; non so se il nostro senso civico sia affetto da Alzheimer o sindrome di Stoccolma.
Meglio lottare insieme che morire da soli.
Berlusconi: “dobbiamo sconfiggere la sinistra!”La sinistra: “dobbiamo colpire la destra!”L’unica cosa che sono riusciti a colpire ed affondare è “la credibilità dell’italia”.
La morte è democratica e la democrazia è morta.