Saverio Frangella – Stati d’Animo
Molte persone sono tristi e infelici solo perché vivono costretti nel tentativo di essere come gli altri li vorrebbero.
Molte persone sono tristi e infelici solo perché vivono costretti nel tentativo di essere come gli altri li vorrebbero.
Rimane un sentimento, per alcune persone, è strano, giuro. Ma rimane questo sentimento di complicità, affetto, tenerezza… che tu dici sposati, emigra, sparisci per dei mesi, ritorniamo, ritorna, non ci vogliamo, ci vogliamo bene, forse, non ci manchiamo se non in quei lancinanti, pochi, istanti che ci colgono ma tra le tue braccia io so, che di chiunque saremo, un posto lo avrò.
Sentirmi dire quello che devo o non devo fare è una cosa che non tollero. Io un cervello per ragionare ce l’ho.
I momenti più belli sono quelli dove non c’è più niente da dire, quando le parole si trasformano in emozioni.
È il dolore e la capacità di sopportarlo che fa di noi anime speciali.
Sono contenta che la gente mi odi, se chi mi odia spaccia, o è omertoso o ha bassa moralità. Sarebbe terribile per me se loro mi amassero!
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Rimane un sentimento, per alcune persone, è strano, giuro. Ma rimane questo sentimento di complicità, affetto, tenerezza… che tu dici sposati, emigra, sparisci per dei mesi, ritorniamo, ritorna, non ci vogliamo, ci vogliamo bene, forse, non ci manchiamo se non in quei lancinanti, pochi, istanti che ci colgono ma tra le tue braccia io so, che di chiunque saremo, un posto lo avrò.
Sentirmi dire quello che devo o non devo fare è una cosa che non tollero. Io un cervello per ragionare ce l’ho.
I momenti più belli sono quelli dove non c’è più niente da dire, quando le parole si trasformano in emozioni.
È il dolore e la capacità di sopportarlo che fa di noi anime speciali.
Sono contenta che la gente mi odi, se chi mi odia spaccia, o è omertoso o ha bassa moralità. Sarebbe terribile per me se loro mi amassero!
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Rimane un sentimento, per alcune persone, è strano, giuro. Ma rimane questo sentimento di complicità, affetto, tenerezza… che tu dici sposati, emigra, sparisci per dei mesi, ritorniamo, ritorna, non ci vogliamo, ci vogliamo bene, forse, non ci manchiamo se non in quei lancinanti, pochi, istanti che ci colgono ma tra le tue braccia io so, che di chiunque saremo, un posto lo avrò.
Sentirmi dire quello che devo o non devo fare è una cosa che non tollero. Io un cervello per ragionare ce l’ho.
I momenti più belli sono quelli dove non c’è più niente da dire, quando le parole si trasformano in emozioni.
È il dolore e la capacità di sopportarlo che fa di noi anime speciali.
Sono contenta che la gente mi odi, se chi mi odia spaccia, o è omertoso o ha bassa moralità. Sarebbe terribile per me se loro mi amassero!
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.