Saverio Frangella – Vita
Se anche decidessimo di non avere fede, abbiamo comunque bisogno di credere in qualcosa per vivere.
Se anche decidessimo di non avere fede, abbiamo comunque bisogno di credere in qualcosa per vivere.
Ciò che ho conquistato finora l’ho sudato, pagando un conto salatissimo, tanto che spesso mi chiedo se non abbia pagato il conto di qualcun altro, date le cifre da capogiro che la vita mi ha imposto di saldare.
Io credo ai segnali. Quello che abbiamo bisogno di apprendere è sempre davanti ai nostri occhi; è sufficiente guardarsi intorno con deferenza e attenzione per scoprire dove Dio vuole condurci e quale sia il passo migliore da compiere nel minuto successivo. Ho imparato a rispettare il mistero. Come diceva Einstein: “Dio non gioca a dadi con l’universo”, tutto è collegato e ha un senso. Benché esso risulti occulto per gran parte del tempo, noi sappiamo di essere prossimi alla nostra vera missione sulla terra quando ciò che stiamo facendo è permeato dall’energia dell’entusiasmo. Se lo è, tutto va bene. Se non lo è, conviene cambiare rotta. Quando siamo sulla strada giusta, seguiamo i segnali e, se ci capita di fare un passo falso, ecco che la divinità ci viene in aiuto, evitandoci di commettere un errore.
Sii paziente, bene e male passano sempre. Sii paziente, il tempo è signore. Sii paziente, perché dietro ogni nube c’è sempre il sole. Sii paziente, la vita è una ruota inesorabile che gira sempre. Sii paziente, impara a vedere che alla fine di ogni tunnel c’è sempre la luce. Sii paziente, impara ad amarti, ad accettarti per ciò che sei e ricorda che la vittoria più bella è la luce che porti dentro, ella saprà sempre illuminarti anche nei momenti più bui. Sii paziente!
Così si potesse dimezzare ogni cosa intera, – disse mio zio coricato bocconi sullo scoglio, carezzando quelle convulse metà di polpo, – così ognuno potesse uscire dalla sua ottusa e ignorante interezza. Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di vedere tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te l’auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo, ma l’altra metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani.
Imparando a gestire le piccole cose, possiamo mettere ordine nel caos della nostra vita.
Avrei voluto una vita migliore, ma sono felice di avere la mia.