Scienza e tecnologia

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

L’universo è un immenso organismo vivente, la storia è la sua linfa, i mattoni della strada. Se ci fosse una zona in cui si sono sviluppate delle cellule cancerose di solito la cura è una sola, la chemioterapia, che si potrebbe paragonare ad una guerra. Dolorosa, crudele, insensata in quei termini di distruggere i cattivi insieme ai buoni, ma l’unica via. Se si evita, quella zona infetta crescerà fino alla morte di tutto il corpo, in questo caso il cosmo. E quando succederà che l’uomo raggiungerà le stelle e conoscerà altre razze, perché è una questione di tempo, porterà questa zona infetta con sé, estendendo le cellule malate, che si credono sane, inglobando quelle sane, che giudicheranno malate per poi infettarle. Anche se sarà una zona circostritta paragonata all’universo, milioni o forse miliardi di anni luce, il corpo intero morirà. Insieme all’infezione, ma anche a quelle zone pulite, usate per moltiplicare il male e migliorarne le apparenze. Quando tutto si sarà spento, e niente resterà per ricrearlo, nel nulla contrario al costruire, forse una ragione ci sarà. L’estinzione di un organismo nato dalla morte, è il risultato di quelle fredde leggi matematiche che girano e poi si ripetono obbedendo sempre al loro principio, mutano la vita ma mai loro stesse. Tutto ne è regolato, anche chi crede di evitarle ne è guidato, più degli altri, o di chi pensa di sfuggire al proprio male e al destino indossando il bene di un altro. Lascio volentieri il tentativo ad altri, nel loro menù a causa di un desiderio spirituale di… cannarsi.

Giuseppe Catalfamo – Scienza e tecnologia

Il “tempo”, quello che dedichiamo a farci consumare dal mondo robotizzato dei consumi è certamente invenzione umana.Il Tempo, quello vero, quello che non c’era prima del Big Bang, prima della luce, prima dell’evolversi dello spazio, è inconcepibile come potesse non esserci prima d “esser creato.Potrebbe esistere da qualche parte un nucleo, ma anche una piramide, perché no, una medusa pelagia, insomma un Entità che di suo possiede ogni elemento occorrente per” costruire “questo universo.Ogni elemento, dai minerali alla luce, dall’acqua al Tempo.Forse per l” Entità il Tempo è un qualcosa che si può usare, plasmare, stringere, allargare, malleabile come un comune metallo.Potrebbe possedere infiniti elementi a noi sconosciuti come la “materia oscura” e facilmente esistono molteplici universi, forse solo il nostro è condannato dal Tempo non malleabile per l’uomo.Il Tempo per l’Entità sarebbe un elemento come tanti altri, “sempre esistito”.”Sempre” “esistere” “finire” “iniziare” sono piccoli concetti umani, mortali, che certamente l” Entità non concepisce.

Giuseppe Catalfamo – Scienza e tecnologia

Voyager Golden Record.Questo è il nome del cd che l’uomo-scienziato ha inviato nello spazio per comunicare con eventuali forme di vita aliena.Grandi!Un inglese non riesce a comunicare con un pakistano, andando poco oltre non riescono a comunicare con semplici forme animali e immaginano oltre le stelle un essere che infila il Voyager Golden Record in un lettore cd.Rido.Il problema grosso che per anni questi bei tomi han tolto il 5/6 % alla ricerca medica (altra truffa, ma questo è un altro discorso).Da falegname affermo che non ci vuole uno scienziato per capire che la nostra è forma di vita debole, precaria, unica ed uguale a se stessa, vincolata dalle leggi gravitazionali del suo sistema.Dal verme all’aquila, passando per l’uomo, abbiamo tutti un capo con occhi, un tronco e arti.Illazionando è semplice pensare che il sistema evoluto di comunicazione è certamente parlare con la mente, più banalmente leggere il pensiero,senza però banalmente pensare ad una mente dentro una testa con i soliti occhi, naso e bocca.Non è follia, in percentuale credo che usiamo molto meno del 50% del nostro cervello.Questa dovrebbe essere la direzione della ricerca.Una mente padrona della totale potenzialità sarebbe certamente telepatica, fantasticando potrebbe viaggiare oltre le stelle facendo della velocità della luce un vetusto vespino.