Serena Cerullo – Morte
Fin che c’è morte c’è speranza.
Fin che c’è morte c’è speranza.
Non sarebbe meglio nascere a cent’anni in una bara e morire a zero nel grembo materno?
Quando la morte mi chiamerànessuno al mondo si accorgeràche un uomo è morto senza parlaresenza sapere la veritàche un uomo è morto senza pregarefuggendo il peso della pietà.
Individuo ossessionato dal problem solving: cava ragni dai buchi e poi tappa i buchi.
Ognuno affronta la morte a modo suo. Chi avvolto in una disperazione acuta, chi speranzoso nell’eternità. Chi interrogandosi sul aldilà.
Chi “sogna” la morte vive la realtà con serenità.
Ero sopraffatto dal disgusto di me stesso e ho considerato di nuovo l’idea di uccidermi, questa volta aspirando forte col naso in prossimità di un agente di assicurazioni.