Sergio Cofferati – Ipse dixit
Io voglio essere capace di parlare a tutti.
Io voglio essere capace di parlare a tutti.
Se stai attraversando l’Inferno, fallo a testa alta.
Il sesso è scomposto, selvaggio, illimitato.
Siccome i personaggi di questo romanzo sono reali ogni rassomiglianza con figure immaginarie verrebbe ad essere fortuito.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all’ultima pagina.
Noblesse oblige. (Da Sur la noblesse, in Maximes et réflexions, 1808)Motto entrato nel linguaggio comune; il primo esempio scritto in assoluto è in, Se questo è un uomo e in nel film 47 morto che parla del 1950 ( “Noblesse oblige: la nobiltà è obbligatoria” ).
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Se stai attraversando l’Inferno, fallo a testa alta.
Il sesso è scomposto, selvaggio, illimitato.
Siccome i personaggi di questo romanzo sono reali ogni rassomiglianza con figure immaginarie verrebbe ad essere fortuito.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all’ultima pagina.
Noblesse oblige. (Da Sur la noblesse, in Maximes et réflexions, 1808)Motto entrato nel linguaggio comune; il primo esempio scritto in assoluto è in, Se questo è un uomo e in nel film 47 morto che parla del 1950 ( “Noblesse oblige: la nobiltà è obbligatoria” ).
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Se stai attraversando l’Inferno, fallo a testa alta.
Il sesso è scomposto, selvaggio, illimitato.
Siccome i personaggi di questo romanzo sono reali ogni rassomiglianza con figure immaginarie verrebbe ad essere fortuito.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all’ultima pagina.
Noblesse oblige. (Da Sur la noblesse, in Maximes et réflexions, 1808)Motto entrato nel linguaggio comune; il primo esempio scritto in assoluto è in, Se questo è un uomo e in nel film 47 morto che parla del 1950 ( “Noblesse oblige: la nobiltà è obbligatoria” ).
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.