Sigismund von Radecki – Libri
In considerazione della mia totale inutilità decisi di diventare scrittore.
In considerazione della mia totale inutilità decisi di diventare scrittore.
La vita interiore è il centro più intimo dell’esistenza, dove si è se stessi e si gioca con le immagini infinite che trascorrono nella fantasia, si riflette e talvolta si medita. Qui, all’interno di noi stessi, può serbarsi qualcosa del mondo infantile abbandonato. Dentro di noi sopravvive infatti il suo ricordo e talvolta si riaccende con l’antica intensità: di fronte a un paesaggio, a una cortina di nebbia, a un cielo rannuvolato o splendidamente turchino, all’ascolto di una musica… Tenta di fissare questi ritorni all’infanzia il pittore o l’esecutore o il poeta che riesca ad imbrigliare in giri di pennellate, di tocchi, di parole la commozione trasognata che un dì lontano, fino ai due anni e mezzo, fu costante. Da una certa età in poi, la suddivisione atroce fra l’interiorità e il mondo esteriore si solidifica senza speranza… Invece della pienezza naturale si profila, da noi rigidamente, violentemente separato, uno spazio che ci rinserra ineluttabile, soverchiante, e taluni dei suoi abitanti ci si stringono addosso, ci forzano a guardarli e ad ascoltarli, a interrogarci su di loro, sicchè crediamo che tutto si riassuma non in noi, ma nel sito molteplice dove ci si trova. “(da “Lo stupore infantile”)
Ciononostante, a volte, ripeto ad alta voce una tua frase, o solo una sequenza di parole, e sento sfilacciarsi una cucitura interna, l’imbastitura dell’anima. Scrivi, ogni giorno sprecato è un delitto.
“Com’è tua madre?” Chiesi per distrarmi.Bella sorrise. “Mi somiglia molto, ma è più carina.”Ne dubitavo.
Se uno ci pensa bene, nessuno nasce al mondo con un problema; se noi ci mettessimo realmente ad analizzarli, vedremo che alla fin fine la maggior parte dei nostri “problemi” sono inesistenti e quelli che sono reali sono creati da noi o da altre persone, sono causati dalle nostre azioni, dalle risposte che diamo alle domande che ci vengono poste. Se iniziassimo a vedere le regole come degli aiuti e non come degli ostacoli, magari le nostre vite sarebbero più ordinate e meno problematiche. Però la verità è che senza preoccupazioni e senza problemi non sapremmo che cosa fare nelle nostre giornate, a noi piace crearci dei problemi per metterci alla prova con noi stessi, per sentirci forti nel risolverli, per sentirci realmente vivi.
Ma se smetto, a cosa penserò? Al mio vuoto? È perché si è vuoti che ci si lascia invadere? È il vuoto in cui si galleggia che ci annega? Siamo vuoti, tutti vuoti… o sono io, io sola, a non possedere nulla? Io sola a provare la sottile, inestirpabile, vorace sensazione che la vita non sia mai quella che vivo, ma sempre un’altra? È strano, ma non ho mai avuto la forza di illudermi di essere qualcosa… La mia forza è un’altra, ambigua, intrisa di orgoglio e di vergogna. Si nutre di coraggio, si affama di paura. Conta sul cuore, per me è questo l’organo dell’intelligenza. Col cuore penso. Che esiste il mondo, me lo assicura il mio cuore animale, vivo, pulsante.
Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contradetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall’uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi.