Silvana Stremiz – Morte
La morte, per chi resta non è un dolore ma è disperazione pura. Questo pur considerando l’ipotesi dell’eternità.
La morte, per chi resta non è un dolore ma è disperazione pura. Questo pur considerando l’ipotesi dell’eternità.
Esistono addii che non saranno mai tali.
L’amore ci insegna anche il dolore.
L’amore è così cieco da rendere infinito anche il nulla.
Un amico è una parte di te. Una persona che ti sa ascoltare, consigliare e sopportare.
Io riuscii a mentire a mio padre, non la mia mano. “Puoi farmi la barba?” – domandò mio padre. Andai in bagno, presi il rasoio e la schiuma, un asciugamano e tornai da lui, steso nel letto del reparto dei malati terminali. Gli spalmai un po’ di schiuma. La mano tremava, non riuscivo a fermarla. Mio padre prese il rasoio dalla mia mano e disse: “Guarda, si fa così.” Io avevo quarantasei anni e mio padre, il giorno dopo, era morto.
Non sprecare lacrime per chi non ti ama davvero.