Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Con il dolore mi sono fortificata, ripresa, a volte con fatica. Ma ha reso più intenso poi il momento della felicità, seppure di breve durata.
Avrei voluto essere sola con lui, lontano da lì, per tenergli le mani e dirgli ciò che provavo. Avevamo bisogno di chiacchierare ancora della casa, fare progetti, parlare d’amore. Io dovevo tranquillizzarlo, dimostrargli il mio affetto, dirgli che avrei potuto realizzare il suo sogno: perché sarei stata al suo fianco, aiutandolo.
Studiando la storia conoscerai il passato, ma è solo vivendo che capirai la vita.
Ho imparato a schivarle le pietre che con provocazione gente senza “tatto ne buon senso” lancia, senza farsi alcuno scrupolo. Ma; Ho imparato anche che chi lo fa l’aspetti, perché la ruota gira per tutti, e se non oggi, domani la ruota, porterà sempre l’acqua al mulino.
Spogliata d’ogni illusione, ora credo solo a ciò che vedo; e credo… d’aver visto abbastanza per non crederci più.
Fino quando stai bene, finché vivi convinta di avere del tempo spesso non apprezzi quell’attimo. Non ti accorgi di quello che stai perdendo, dei sogni a cui hai rinunciato. Riesci a convincerti perfino che tutto sta andando bene e che sei felice così.
Non sono per il generico, superficiale senso delle cose. Dell’ombra, l’inclinazione del riverbero. Nel tutto, il dettaglio. Nella distesa e nelle ampiezze, il microscopico, invisibile. Dell’evidenza, la distrazione. La sottigliezza alla ricerca dello specifico. L’infinitesimale. La cattura.