Silvana Stremiz – Tristezza
È utopia pensare di svegliarsi senza sentire “il dolore” degli errori.
È utopia pensare di svegliarsi senza sentire “il dolore” degli errori.
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po’ di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.
La tristezza del mondo assale gli esseri come può, ma ad assalirli sembra che ci riesca quasi sempre.
Malinconia…Cos’è di così forte che mi soffoca il respiro,che mi attanaglia il cuore e lo fa sanguinare…Mi guardo dentro la prendo tra le mani e la caccio via!Ma lei ritorna…Cosa vuoi da me?Cosa vuoi di mio?Rimane li silenziosa, io sento tanta confusione rumori e voci che non riesco a definire…Vai via che non ho niente da darti gli grido, ma sento solo la mia voce…Lei è ancora lì che aspetta…Qualcosa prenderà prima di andarsene, e a me lascerà un’altra cicatrice da sanare!
Alla gente non piace la compagnia delle tue lacrime, preferisce andare a braccetto con i tuoi sorrisi. Le lacrime saranno solo tue amiche e nessuno le vorrà vedere.
Il poeta mescola la rabbia, il dolore e la felicità e le trasforma in parole.
Non c’è morfina che possa addormentare il dolore “del cuore”.