Silvana Stremiz – Tristezza
Ognuno vive il dolore a modo suo: quello che per me è superficiale, per un altro potrebbe essere letale.
Ognuno vive il dolore a modo suo: quello che per me è superficiale, per un altro potrebbe essere letale.
Circondandomi di tristezza ho imparato ad avere paura della felicità.
La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.
Ho incontrato un Angelo. Gli angeli non “abitano” in paradiso, non hanno le ali né volano qua è la. Vivono in terra e li incontri nel quotidiano, li riconosci dall’anima che li guida in ogni gesto compiuto. Li incontri in un giorno qualsiasi quasi per miracolo, sono lì pronti ad accoglierti, a donarti conforto o regalarti un sogno. O semplicemente ad impedirti di precipitare in quel buio senza fine. Ti insegnano il senso delle parole come amicizia, donare, ed aiutare e questo senza neppure averti mai guardato negli occhi. Spesso lontani con il corpo, ma vicini con il cuore e con l’anima. A volte portano il tuo nome.
Per quanto grande possa essere l’amore che proverai per un uomo non sarà che una minima parte di quello che potrai nutrire per i tuoi figli.
Quanto è brutto quando una persona ti ruba il cuore, e poi dopo ricevi una coltellata.
La felicità è una conquista che dura un attimo. Non resta che abbracciarla con forza prima che si dissolva.