Silvana Stremiz – Vita
Nessuno, dico nessuno, è integralmente buono.
Nessuno, dico nessuno, è integralmente buono.
Ci si deve congedare dalla vita come Odisseo si congedò da Nausicaa – più benedicendola che essendone innamorati.
Il tempo si perde nelle molteplici dune e crateri della luna, pensieri che mi portano lontano, ad una vita che aspetta di essere scoperta come se avesse dormito per anni, il tempo di un sospiro mi fa rivivere momenti indelebili di un’altra esistenza persa tra amori e parole che diventano stelle bruciate dal tempo. Gli sbagli di 30 anni diventano ottimi consigli che cancellano gli errori di un ragazzino che si è perduto nel bosco dei sogni e che crede ancora nelle favole, notte.
Le lezioni della vita le ricevi dai poveri, da chi a preso pugni in faccia nella vita, da chi a donato anima è cuore è che ancora oggi con un sorriso è tanta pacatezza d’animo, è con uno sguardo che trapassa l’anima ti insegnano tante cose senza dire. [a. P.].
In solitudine, prestiamo un’attenzione appassionata alla nostra vita, ai nostri ricordi, ai dettagli che ci circondano.
Senza qualcosa, o qualcuno, in cui credere la vita perde completamente senso. Almeno, così, credo.
Un fiore, come un amore, un’occasione, spunta quando vuole, magari pochi istanti dopo il nostro passaggio, e a quel punto è troppo tardi per chi bramava impossessarsene.