Silvia Nelli – Stati d’Animo
Li chiamano rimorsi, ma io li chiamo: “occasioni perse” per questo scelgo di tentare, di rischiare e magari di soffrire.
Li chiamano rimorsi, ma io li chiamo: “occasioni perse” per questo scelgo di tentare, di rischiare e magari di soffrire.
Non sopporto che mi piaccia così tanto. Così come non sopporto il fatto che vorrei stare con lui tutto il tempo. Mi sto prendendo una cotta di quelle stratosferiche. Che qualcuno mi faccia rinsavire, che qualcuno mi prenda a schiaffi. Basta che la smetta di illudermi.
Finisco sempre per fidarmi, perché quando decido di dare una possibilità a qualcuno mi sembra giusto e corretto dargli un minimo di fiducia. Resto delusa nel momento in cui non solo viene tradita, ma nel rendermi conto che non è stata nemmeno apprezzata la possibilità ricevuta. Fidarsi non è facile e ancor meno facile donarla a qualcuno. Purtroppo per capire non c’è altro modo che rischiare. E io preferisco rischiare.
Alla gente piace fare foto. A me non dispiace. Sento che coglie solo il processo del morire, che lo tiene sospeso un momento, e sì, può essere divertente.
Io esisto, esisto nelle parole del vento, esisto fino a che non sono dolore, esito fino a che non sono sorriso, io esito e nell’anima di sa ascoltare. Io esisto nelle parole scritte dalla vita, su un filo sospeso, io esisto come una fiamma che da luce, come l’acqua che scorre io esisto, nelle parole pronunciate, nelle parole scritte, dove nulla è mio, io esisto!
Questa è la cosa che mi dà vita: la musica. Perché sono una donna come qualunque altra, con problemi, tristezza, allegria, pianto e sorrisi. Si rido, perché dentro di me ho un cuore, un’anima che mi spinge a lottare e a combattere ogni giorno.
Sono un cuore solitario, come quel gatto randagio che vaga la notte sui tetti, in cerca di pace. Il mio cuore è solo, e nessuno se ne accorge. E così passo i miei giorni solitari, insieme al mio amico il gatto randagio, che come me è in cerca d’amore.