Silvio Berlusconi – Ipse dixit
Il cliente, il pubblico, è un bambino di undici anni, neppure tanto intelligente.
Il cliente, il pubblico, è un bambino di undici anni, neppure tanto intelligente.
Denver alzò gli occhi verso di lei. Allora non lo sapeva, però fu quella parola, “bambina”, detta a bassa voce e con tale gentilezza, che inaugurò la sua vita nel mondo in qualità di donna.
Sono incapace di dire no. Per fortuna sono un uomo e non una donna.
Pare che oggi sia di moda essere Gay e repubblicano o nero e repubblicano.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all’ultima pagina.
È un grande regista. Ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire.
Col passare del tempo o si diventa più taciturni o si diventa pazzi esasperando il proprio cuore… no? Sì.
Denver alzò gli occhi verso di lei. Allora non lo sapeva, però fu quella parola, “bambina”, detta a bassa voce e con tale gentilezza, che inaugurò la sua vita nel mondo in qualità di donna.
Sono incapace di dire no. Per fortuna sono un uomo e non una donna.
Pare che oggi sia di moda essere Gay e repubblicano o nero e repubblicano.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all’ultima pagina.
È un grande regista. Ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire.
Col passare del tempo o si diventa più taciturni o si diventa pazzi esasperando il proprio cuore… no? Sì.
Denver alzò gli occhi verso di lei. Allora non lo sapeva, però fu quella parola, “bambina”, detta a bassa voce e con tale gentilezza, che inaugurò la sua vita nel mondo in qualità di donna.
Sono incapace di dire no. Per fortuna sono un uomo e non una donna.
Pare che oggi sia di moda essere Gay e repubblicano o nero e repubblicano.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all’ultima pagina.
È un grande regista. Ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire.
Col passare del tempo o si diventa più taciturni o si diventa pazzi esasperando il proprio cuore… no? Sì.