Silvio Muccino, Carla Vangelista – Figli e bambini
Forse è per questo che non ho mai desiderato avere un figlio. L’idea di raddoppiarmi per nove mesi per poi dimezzarmi e non tornare mai più intera mi ha sempre fatto un po’ paura.
Forse è per questo che non ho mai desiderato avere un figlio. L’idea di raddoppiarmi per nove mesi per poi dimezzarmi e non tornare mai più intera mi ha sempre fatto un po’ paura.
Datemi una dozzina di bambini normali, ben fatti, e un ambiente opportuno per allevarli e vi garantisco di prenderne qualcuno a caso e di farlo diventare qualsiasi tipo di specialista, che io volessi selezionare: dottore, avvocato, artista, commerciante e perfino accattone e ladro, indipendentemente dalle sue attitudini, simpatie, tendenze, capacità, vocazioni.
Con i figli, quando non sai cosa dire, parla di te ti ascolteranno.
Il cuore di una mamma parla sempre d’amore.
Ama, ama i tuoi figli con tutto l’amore che puoi, dona loro la tua forza quando non ne avranno. Dona loro il tuo coraggio quando avranno paura, abbracciali, confortali, discuti, gioca con loro, ridi e balla. Dona loro tutta te stessa non farli mai sentire soli perché tu sarai per loro l’unica certezza in un mondo spesso ostile. Non deluderli mai, anche se a volte sarà dura, perché sarai stanca dopo una giornata trascorsa tra pensieri e preoccupazioni, ma fai in modo che ogni sera prima di andare a dormire loro possano sentire il calore del tuo amore, perché la vita è un viaggio e non si sa mai quando potrebbe finire. Tu fai in modo che il viaggio più bello della tua vita non rimanga mai incompiuto: il viaggio di madre.
Ci divertono con le loro favole, proiettandoci in un mondo incantato. Ci fanno sorridere anche se non ne abbiamo voglia. Ci aiutano a rialzarci quando cadiamo, sono i nostri angeli custodi. Ecco perché i nostri nonni rimarranno per sempre nei nostri ricordi.
Oggi pensavo a quella stupida domanda che mi facevano da bambina, quando mi chiedevano se volevo più bene a mamma o a papà; in quella domanda ci ho sempre visto un grave errore, ed è quella “o” che sta in mezzo, tra mamma e papà; i genitori, a prescindere dalle situazioni, si devono amare entrambi allo stesso modo, non si può scegliere una o l’altro, perché ci hanno generato insieme donandoci la vita.