Thomas Carlyle – Società
La storia è l’essenza di innumerevoli biografie.
La storia è l’essenza di innumerevoli biografie.
Il peggior mestiere è quello di non averne.
Si diventa ciò che si crede di essere.
Quando ignoriamo il passato, siamo condannati a ripetere tutto daccapo.
I bambini devono imparare che hanno la possibilità di scegliere. Crederanno di poter scegliere soltanto se offrite loro alternative. I suicidi, ad esempio, sono coloro che vedono l’aspetto più limitato della vita, che non hanno scelta.
Penso che dobbiamo insegnare ai bambini l’importanza degli altri, e che il loro mondo non può crescere e progredire senza accettarne altri. Più sono numerosi i mondi che accettano – tutti mondi unici – più possono diventare… qualcosa di più.
Io incomincio a credere che l’individuo veramente sano di mente è quello che tiene conto di un gran numero di alternative, e specialmente di quelle più vitali; una persona capace di dire: “Se questo non succede, che altro e che altro è possibile?”
La società perdona spesso il criminale; non perdona mai il sognatore.
Nel più profondo di voi stessi siate capaci di sentire ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo. È la qualità più bella di un rivoluzionario.
Nella strana, semplice economia del mondo si ottiene solo ciò che si dà, e per quelli che non hanno abbastanza immaginazione per penetrare la semplice esteriorità delle cose e se ne dispiacciono, quale pietà può esserci se non quella del disprezzo?
La base di tutti gli scandali è un’assoluta immorale certezza.
L’indecisione sta alla base della flessibilità.
Il mondo è lo stesso per tutti noi e bene e male, peccato e innocenza, lo attraversano tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per poter camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
Se ci fosse meno simpatia al mondo ci sarebbero anche meno guai.
Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi.
Il mondo è semplicemente diviso in due classi: coloro che credono all’incredibile, come il pubblico, e coloro che fanno cose incredibili.