Jean-Paul Sartre – Società
Il mondo è iniquità: se l’accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
Il mondo è iniquità: se l’accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
La felicità della società è la fine del governo.
Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili.
Quello che le società occidentali non hanno ancora realizzato è che il raggiungimento della felicità avviene in due stadi. La prima fase, quella del benessere diffuso è un obiettivo ormai raggiunto. Ma più in là non riusciamo ad andare.
L’aborto è il più grande distruttore della pace perché, se una madre può uccidere il suo stesso figlio, cosa impedisce che io uccida te e che tu uccida me? Non c’è più nessun ostacolo.
Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall’interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.
Dalla lontana Nairobi, apprendo con profondo orrore che anche l’Italia ufficialmente entra in guerra. Con un voto scellerato del Parlamento, il tanto decantato tricolore si renderà complice e autore di morti di migliaia di civili, di assurde stragi, di bombardamenti su città, villaggi, su popolazioni inermi, ridotte alla fame da condizioni di vita disperate.Un voto di una gravità inaudita quello del nostro Parlamento, che colloca l’Italia in una pagina nera della storia del mondo, una pagina listata a lutto e datata mercoledì 7 novembre 2001.
La libertà non si darà pace finché tutto ciò che è religioso o politico non si trasformerà in qualcosa di semplicemente umano.
Le diversità sociali a volte si superano, quelle intellettuali quasi mai.
La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini.
Il capitalismo è un’ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Una conferenza è un’assemblea di persone importanti che singolarmente non possono fare niente, ma insieme possono decidere che niente può essere realizzato.
La legge è potente, ma più potente il bisogno.
Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica di tutte le vostre costruzioni.
Ci sono due tipi di capi, di dirigenti, di politici. Uno cerca il potere per realizzare un programma, un sogno. Il secondo vuole solo occupare una carica, avere un titolo, possedere una autorità. Il primo concepisce la vita come una missione da compiere, il secondo come potere, ricchezza, privilegi e onori. Il potere per il primo è un mezzo, per il secondo un fine.
La non violenza è la legge degli uomini, la violenza è la legge dei bruti.
Bisogna essere schiavi delle leggi per vivere liberi.