Franco Paolucci – Società
Siamo tutti in malanimo per le deficienze del sistema sociale ma solo pochi operano quotidianamente per l’avvento di un mondo migliore.
Siamo tutti in malanimo per le deficienze del sistema sociale ma solo pochi operano quotidianamente per l’avvento di un mondo migliore.
Voglio ritornare alla lira, ma a condizione che anche i prezzi tornino alla lira. Altrimenti quale vantaggio ne trarremmo.
L’amore è l’unica medicina che può curare questo mondo, ormai un malato terminale tra le nostre mani e sguardi di indifferenza.
In questo paese chi vuole veramente cambiare le cose viene mandato fuori strada, ma se per miracolo riesci a mantenere il controllo del veicolo ti scortano in galera, e se fuggi ti danno del pazzo, così non c’è pericolo di essere ascoltato.
Per aiutare il paese non bastano le competenze nel lavoro che svolgiamo. È ora di essere ciò che siamo veramente: esseri umani.
Abbiamo capito che siete angeli, ma per aiutare le persone bisogna scendere in terra.
Se credete ancora a Babbo Natale fate bene, è una bella storia che crea un’atmosfera “magica”.Se però credete ancora in questo Stato siete quasi irrecuperabili.
Sempre a dirci cosa fare, ma mai sostenete un nostro ideale.
Dicono che il mondo sia tondo, ma a volte credo sia davvero piatto.
Siamo ignari di essere custodi della propria salute, in un mondo che si ciba del nostro male.
Noi bravi ragazzi abbiamo sulla pelle i graffi della rabbia e negli occhi la compassione del mattino.
Se un diritto, qualsiasi esso sia, ci viene negato e non facciamo nulla, non siamo vittime, siamo complici.
L’ingratitudine è uno dei più subdoli mali sociali.
In questo oramai assurdo teatro che è la vita, noi non siamo altro che le marionette manovrate dai governi, dalla televisione e dall’informazione in genere. Tutto pare normale ai nostri occhi e alle nostre menti manipolate.Abbiamo dimenticato il vero senso della vita.
Solo quando la folla diventa esercito ordinato un paese si può rinnovare.
Il tirare a campare di molti provoca lo spingere a morire di troppi.
Molte persone cinguettano con twitter e ragliano con la bocca.