Antonio Curnetta – Sogno
Proteggi i tuoi sogni e loro ti proteggeranno dalla realtà.
Proteggi i tuoi sogni e loro ti proteggeranno dalla realtà.
Non importa quanti anni hai o quante siano le cicatrici dell’anima. Ogni giorno abbraccia i tuoi sogni e non smettere mai d’inseguirli!
Vorrei un attimo, un solo attimo di un sogno, sai quei sogni che si vedono nelle favole, il principe e la principessa, vorrei un solo attimo di un momento adesso. Vivere il mio sogno, tale è il desiderio, tale sarà il mio sogno, ed ora chiuderò gli occhi e danzerò con il mio sogno, adesso ora, vivrò la mia favola!
C’è chi scrive rime per un sogno che il tempo ingiallisce. C’è chi scrive rime nel mio cuore con l’inchiostro della sua dolcezza che il tempo non consumerà.
Vivi, vivi sempre il tuo sogno, non lasciare che qualcuno ti tagli le ali i sogni si vivono con l’anima e la speranza!
Come uno spettro, in una strada che conduce al nulla. Con qualcosa di sacro. I miei sogni.
Sogniamo a colori dentro una realtà che sfoggia Indifferenza.
Si da una voce ai sogni e quella voce si chiama: “speranza”!
C’è chi sogna nel sonno, c’è chi sogna da sveglio e poi ci sono io, che sogno ventiquattro su ventiquattro.
Il dono di sognare dovrebbe essere concesso solo a chi ha il coraggio di farli diventare realtà.
Alla base di un sogno vi sono sempre idee fortemente ribelli.
Il bello dei sogni: sono veri, ma solo per un attimo.
Da piccole avevamo grandi sogni, ora che siamo cresciute ci dobbiamo accontentare di vivere anche i sogni piccoli.
Li chiamano desideri, aspiri, sogni, quelle faville di follia che imbrigliano la realtà portandoci a cavalcare la meravigliosa fantasia.
Continuerò a sognare e a crederci, anche correndo il rischio di mostrarmi ridicola agli altri.
È meglio parlare dei propri sogni, cercare di realizzarli con il rischio del fallimento, lasciare che gli altri ti denigrino, piuttosto che stare fermi. Perché alla fine sono proprio loro che potrebbero prendersi i meriti delle tue idee.
Avrei voluto che mi insegnassero che esiste la vita come esiste la morte, che esiste l’inizio e la fine di tutto, avrei voluto, ma non me lo hanno insegnato, ho dovuto impararlo sulla pelle, la pelle dell’anima camminando nella vita su un lungo filo, cadendo e rialzandomi, ma avrei voluto, che mi dicessero meno favole e più realtà per non morire in questa vita fatta di pochi sorrisi, ed un lungo filo finissimo sospeso nell’aria! In bilico tra l’incerto ed il forse, in bilico tra sogno e realtà! Avrei voluto meno favole e più realtà!