Livia Cassemiro – Solidarietà
Solitamente accade di non fidarsi delle persone più affidabili, perché sono così rare da non sembrare vero!Bisognerebbe non perderle per poi capire!
Solitamente accade di non fidarsi delle persone più affidabili, perché sono così rare da non sembrare vero!Bisognerebbe non perderle per poi capire!
Se la solidarietà si vendesse in un banco di mercato, sarebbe perennemente in offerta.
Portare il pane e la coperta al povero, è omaggiare a Dio.
La solidarietà è figlia dell’amore; essa ci rende capaci di liberarci del nostro egoismo.
Se il mondo fosse un immenso ospedale ed ogni essere umano un degente, impareremmo a conoscere la solidarietà e, forse, anche l’amore.
Il potere può essere quello che siamo, o quello che abbiamo preso da qualcuno, come maschera, sperando di ingannare il destino o uno specchio. Queste due strade hanno traguardi molto diversi, ma la direzione è parallela.
L’unico vero modo per dimostrare quanta bontà ha il nostro cuore: è quello di mettersi a disposizione del prossimo, operando allo scopo di rendere non solo la nostra vita migliore, ma anche quella degli altri.
Non si può stare bene con sé stessi senza pensare agli altri, perché se getti via il mondo dalla porta d’ingresso ritornerà dalla finestra.
Il problema non è che ho paura che gli altri non mi accettino…Sono io che non riesco ad accettarmi…
Ho scelto di essere un volontario sapendo bene dove volevo esserlo, sto capendo piano piano dove ora sono. Mi travolge quello che mi vivo, ma quella che mi travolge è una valanga di emozioni “belle e allo stesso tempo difficili” e ne sono felice… Vorrei però fare molto di più!
Sento parlare di dare solidarietà, ma non la vedo mai.
Ogni volta che aiuti qualcuno, è una possibilità in più che dai a te stesso.
La solidarietà abbatte barriere, oltrepassa ogni limite.
Non aspettiamo che siano gli altri a fare qualcosa per noi; iniziamo noi a fare qualcosa per gli altri: l’amore che doniamo genera altro amore.
Accarezzo il tuo corpo nudo, alla sua scoperta… sfioro i tuoi capelli freschi e odorosi… sfioro il tuo viso le sue ferite… accarezzo con un tocco lieve il tuo collo liscio e fiero, sento mille vibrazioni al tocco del tuo seno… sfioro l’omellico accarezzo le tue intimità ricavandone sensazioni infinite… sfioro le tue gambe forti e sode… poi mi accorgo che è solo un sogno, ma che bel sogno… a te donna dovunque tu sia, chiunque tu sia… ritorna a farmi rivivere un sogno.
È un attimo, un respiro un alito di vento, come dargli un nome è un a sensazione che ti porti dentro, è la certezza di un domani migliore, la consapevolezza di aver dato il meglio.
Vorremmo per voi momenti infiniti di gioia e serenitàsotto un cielo illuminato di stelle e raggi d’oroche vi mostrino il cammino.