Sonia Sacco – Tristezza
Il dolore deve essere vissuto, pianto, urlato. Nascosto nel cuore, taciuto nell’animo, trova il tempo per mettere radici profonde, poi difficili da estirpare.
Il dolore deve essere vissuto, pianto, urlato. Nascosto nel cuore, taciuto nell’animo, trova il tempo per mettere radici profonde, poi difficili da estirpare.
E vorrei sparire, camuffarmi nell’oscurità più cupa e massiccia per diventare invisibile e andarmene da questa vita. Il problema è che non riesco a capire se la mia figura è già impercettibile oppure è la mia esistenza ad essere inutile.
A condividere il bene ci si sente meno soli, ma solo abbracciando l’altrui dolore diveniamo amore.
Non so dove troverò la forza di rimanere in piedi da sola. E domani, sai, sarà una giornata difficile. Resisti. Anch’io lo farò.
Sai quando scopri di essere al limite? Quando un giorno, per una stupidaggine, ti vengono le lacrime agli occhi. Quando una parola di troppo, un gesto insignificante ti colpiscono a fondo. Non significa esser fragili o deboli, ma aver sopportato troppe cose, troppo a lungo.
Lasciami stare nella mia tristezza, nel mio crogiolo di speranze ormai appassite, lascia che il fuoco che ha arso a lungo diventi cenere. Lasciami qui, in balia del tempo che scorre inesorabile, lascia che il vento mi accompagni dolcemente in un altro luogo. Non cercarmi ancora, non chiamarmi, da lì non c’è ritorno. La giovinezza con le sue gioie e aspettative è presto andata, tutti prima o poi vanno via, anche quel sorriso che per ultimo rimase con me. Lei, ecco, solo lei, la solitudine, eterna compagna di sempre, lei rimane, fa parte di me, è intrinseca nel mio divenire. Per lei gli altri mi hanno lasciato e ora anche tu le cedi il posto, lasci Lei a burlarsi di me.
Non importa il trucco e neanche il vestito, sei bella per quella luce che illumina i tuoi occhi, per quel lieve rossore che ti colora le guance, per quel sorriso che accende il tuo volto. Perché la tua bellezza viene dalla serenità che senti e dall’incredibile forza che hai.