Søren Aabye Kierkegaard – Religione
Ci vuole coraggio morale per soffrire, coraggio religioso per godere.
Ci vuole coraggio morale per soffrire, coraggio religioso per godere.
Raffreddandosi la carità, la fede muore, come muore il corpo quando l’anima si allontana.
Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
“Nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che furono formati quando ancora non ne esisteva uno” (sal 139,16) seduzione di Dio amore! Ci hai sedotti per primo signore, poi ti sei lasciato sedurre dal canto di lode che ogni giorno leviamo a te, leggendo le note nello spartito della nostra vita; fino al volgersi dell’ultima pagina… in quel tempo continueremo, alla tua presenza con il coro degli angeli, l’eterna sinfonia celeste!
Esser Mandeo è pigmentarsi d’informazioni. Nato gemello del cristianesimo, lo gnosticismo, entrò subito in attrito con esso e tutte le varie ramificazioni soprattutto per il suo “pessimismo reale”. Non era per il popolo, per la plebe, il movimento religioso voleva sapere voleva risposte, nutrimento per eletti e dotati. Una delle sue conclusioni concettuali era che esistono tante forme di culto per quanti ne professano l’autorità. Pensiero troppo anarchicamente complicato per poter tenere sotto il maglio le masse ignoranti. Fatti estinguere… Conviene professare la Fede del non fare domande.
È buffo: non si occupa che di beneficenza, è una cristiana, e intanto si arrabbia sempre, crede sempre tutti nemici, e questi nemici anche loro non si occupano d’altro che di beneficenza e di religione.
Egli aveva sortito da natura uno spirito troppo grande per essere un seduttore dei soliti. Spesso tendeva a qualcosa di affatto ricercato: per esempio un saluto e nulla più, perchè il saluto era ciò che da quella signora poteva avere di meglio.