Stefano Alesi – Tristezza
Se le mie parole sembrano un pianto è perché in giro si vedono solo lacrime e pochi sorrisi.
Se le mie parole sembrano un pianto è perché in giro si vedono solo lacrime e pochi sorrisi.
Dietro la disperazione si cela la morte.
È come un verme solitario, il dolore. Ti entra dentro senza accorgertene, ti strappa via fino all’ultimo pezzo di anima. E non lascia più niente. E diventi invisibile, per te stesso, per gli altri. Rimani da solo con lui. Rimani da solo.
Sto diventando talmente disumano da non riuscire a fare la cosa più bella e facile al mondo: piangere.
Paura di sorridere quando in realtà si avrebbe la voglia di piangere.
Giorni grigi e inutili si susseguono, il tempo brucia i fogli del calendario appeso alla parete della stanza dove mi nascondo agli occhi del mondo. Mi sento debole e inutile, senza la forza per credere di nuovo in me stesso e nella mia vita. Stanco di combattere e di cercare di dare un senso a questa mia vita spenta, vuota e insignificante mi arrendo al destino è hai suoi brutali pugni.
Lacrime silenziose, che nessuno mai vedrà e che nessuno mai riuscirà a capire, sono quelle che fanno più rumore, che ti spaccano il cuore in due e lasceranno una ferita che per sempre rimarrà indelebile.