Stefano Gentilini – Filosofia
Se nel mondo ci fossero più artisti e meno matematici, potremmo contare sui colori anziché i soldi, per essere felici.
Se nel mondo ci fossero più artisti e meno matematici, potremmo contare sui colori anziché i soldi, per essere felici.
Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio.La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce.
Felicità astemia ubriaca che si sente brillante tra le nuvole. Vive nell’abbraccio, quello forte, anche improvviso che sai non ti abbandonerà mai. Sentire la musica e avere i brividi, anche questa è felicità perché, la felicità è brividi. Oppure è una farfalla che vola leggera un giorno intero per poi morire con grazia divina. È una vibrazione. Una forte scarica elettrica che porta in se tanta energia, dovrebbe essere contagiosa la felicità così come lo è la paura.
Il sonno della morte è riposante perché rimuove ogni pensiero.
L’intelletto trascura le considerazioni più ovvie.
La notte mi permette di scorgere una vita fatta di calde luci artificiali, mi protegge con la sua ombra dalla normalità del giorno, dove tutto è (in)visibile e così tremendamente troppo reale.
Molte volte per non soffrire bisogna lasciar vincere l’ignoranza.