Stefano Gentilini – Filosofia
Se nel mondo ci fossero più artisti e meno matematici, potremmo contare sui colori anziché i soldi, per essere felici.
Se nel mondo ci fossero più artisti e meno matematici, potremmo contare sui colori anziché i soldi, per essere felici.
Penso che il mio talento sia quello di non avere talento…
Ho compreso l’inconoscibile più che mai e professato l’indicibile con la tua mano sulla bocca, pronta a stracciarmi le parole inaudite, ché le verità van taciute: saperle e non dirle, affranca. Ho cambiato il mio nome in “nessuno”, così che a trovare il soggetto delle tue cose spiacevoli, il destino svanisca nelle mani dell’inesistente e non si paventi alcun presagio, ma non sapevo che ciò sarebbe valso ad escludermi anche dal tuo bello.
Senza le tue maschere, dove ti nasconderai quando ti riconosceranno per ciò che non sei?
Sono un matto e perché? Perché scrivo lì dove gli altri a malapena leggono?
Il nostro spirito è un tutt’uno con il cosmo: infatti è proprio come il cielo, che ora si addensa di nuvole e ora irraggia luce e vitalità.
Come il matematico e l’astronomo possono calcolare alla perfezione, con grande anticipo, il movimento di un’eclissi solare, così si potrebbe, se ne avessimo inventato il metodo, renderci visibile e percepibile qualunque altra parte del futuro.