Stefano Gentilini – Filosofia
La solitudine non è semplicemente essere soli, ma la mancanza di ciò che siamo.
La solitudine non è semplicemente essere soli, ma la mancanza di ciò che siamo.
Terminare una bottiglia e perdersi è come terminare un viaggio senza essere arrivati.
Come posso esserne sicura, potrei congetturare in base a falsi presupposti. In realtà questo non lo sto facendo io. La mia non è altro che una valutazione fisica, a differenza delle illusioni generate dal desiderio di potere, perché l’energia che un corpo sprigiona è uguale alla sua massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce. Se Dio ha commesso un errore di calcolo dell’essere, e quindi di previsione, valutando che questa energia immessa in tutto l’universo gli avrebbe raddoppiato l’energia, la vita, e la durata del tempo (augurandosi quasi che fosse maschera, un’apparenza e un vestito da lui generosamente donati, e quindi ben poco, gli sarebbe andata anche bene), questo sarebbe vero solo per un periodo. L’energia aggiunta alla luce che già c’era, insieme si consumeranno e annulleranno a vicenda, fino allo Zero. Quello che accadrà dopo per il momento è speculazione teorica, ma qualche segnale si potrebbe già intuire. E come pensa di evitare un risultato delle leggi matematiche cambiando e ribaltando l’apparenza, sperando che con una sorta di legge del contrario possa invertire il risultato? Una legge per domarle tutte? Non è il suo campo, non riuscirebbe a farlo neanche dopo tutto lo spirito che si è ingurgitato. Come si sogna di cambiare adesso (tardi) gli effetti, se prima non aveva pensato di frenare la causa?
La mente è una macchina di finzioni.
Il nulla e il tutto sono l’infinito!
La gramigna cresce malignae ovunque si arrigna,il fiore buonocresce solo dove lo cura l’uomo.Non nasce spontaneala ricchezza umana.
Quando muoio la mia anima si espande.