Stefano Gentilini – Stati d’Animo
È così strano accorgersi che esistono i padroni del cuore, così com’è strano che crediamo di essere liberi quando siamo persino schiavi dei nostri stessi pensieri.
È così strano accorgersi che esistono i padroni del cuore, così com’è strano che crediamo di essere liberi quando siamo persino schiavi dei nostri stessi pensieri.
Chi s’attrista pensando all’ozio, non può essere ozioso, e desto è colui che crede di dormire.
La pioggia estive gocciola di lira e d’ode. Due respiri tangibili e corpi che sfavillano sul vento. Il loro letto, fiume di color rubino, l’incantevole rapsodia che trascina il lieto fior di corpi, dove il torrente conguaglia arcobaleno, tra il sogno d’amore e realtà.
A volte ho come la sensazione di vivere la mia vita su un treno. Rimango un attimo a guardare fuori dal finestrino. E nel momento in cui penso che il mio treno sta per partire. Mi rendo conto che il mio è rimasto sempre li fermo e invece il resto del mondo continua a muoversi. Spero tanto arrivi presto il mio turno.
Siamo fatte di sorrisi che lacrimano e di ferite che sorridono.
Se potessi fotografare la mia mente in questo istante sarebbe come quella mattina sublime a Parigi prima di tornare a casa, l’esatto momento in cui capii finalmente che avevo imparato a bastarmi.
Esistere senza vivere è come fermare l’orologio per convincersi di non essere in ritardo.