Stefano Zalis – Morte
La morte fa quello che vuole.La lasciamo fare… anche quando la vediamo nutrirsi di un bambino che sta morendo di fame.
La morte fa quello che vuole.La lasciamo fare… anche quando la vediamo nutrirsi di un bambino che sta morendo di fame.
Se uno lotta per poter morire forse ne ha la tasche piene. Forse il suo dolore è troppo forte. Forse il tempo si è preso la sua dignità. Forse la vita gli ha chiesto troppo. Forse proprio per questo le sue scelte andrebbero rispettate.
Se ci siamo noi la morte non c’è, quando noi non ci siamo più non c’è più neanche la morte.
Non possiamo non morire, in compenso possiamo scegliere come vivere.
Morire? No, grazie. Non per me, ma per gli altri. Togliersi la vita è uno dei gesti più egoisti che si possano commettere, porre fine a tutte le proprie sofferenze e dare vita a quelle altrui, di chi ti vuole bene, non è affatto giusto.
La differenza tra me e un impiccato è solo che i miei piedi, per ora, appoggiano ancora a terra.
La morte: per molti può essere un’espiazione delle colpe lungo il cammino delle vita, ma non potrà mai ripagarle.