Susan Randall – Stati d’Animo
Non credevo che la fragilità fosse una colpa, ma allora perché questo senso di “colpa” non mi abbandona mai?
Non credevo che la fragilità fosse una colpa, ma allora perché questo senso di “colpa” non mi abbandona mai?
Ci sono storie importanti che svaniscono depredando un po’ ciò che era la tua anima.
Stare male di chi se ne frega di me? Col cavolo! Piangere per chi mi lascia qua per divertirsi e se ne frega di come sto? Fossi matta/o! Rincorrere chi non ha voglia di farsi prendere? Manco se mi pagano! Cercare chi non ha tempo per farsi sentire? Nemmeno a parlarne! Insensibili? No solo buoni che hanno smesso di essere fessi!
Il vento è come la vita, ti abbraccia, ti accarezza, ti spettina e poi vola via, lasciando il suo odore sulla tua pelle.
Vorrei un soffio di vento per coprire la distanza che ci separa e con un soffio accarezzarne il tuo volto.
Cynthia: mi vengono i brividi solo a leggere il mio nome, sarà per il fatto che mai nessuno più di me amerò con la stessa intensità di questo nome.
Non inchinarti mai davanti a nessuno, neanche quando la delusione ti avvilisce, perché nel momento In cui lo fai non si sa per certo che ci sarà un’altra opportunità che tu possa rimetterti in piedi.