Susan Randall – Tristezza
C’è sempre una speranza nell’ombra di una lacrima.
C’è sempre una speranza nell’ombra di una lacrima.
Non ti devi disperare quando ti sembra che una cosa sia nata male fin dall’inizio, perché c’è pur sempre la possibilità che vada ancora peggio.
Occhi nella notte che sperano nella quiete di trovare un appiglio, stringo i pugni perché il sereno della vita non è per me. Spilli pungenti di dolore è la notte che s’insinua tra le pieghe della mente che s’arroventa al lume di una candela, trovando l’ultima rima ad un’agghiacciante poesia. Mani fredde non scaldano la penna, mentre le luce della notte spengono i rumori e finalmente riposano anche le foglie che nel vento danzavano riflesse come cristalli su vetri frantumati. Vorrei annodare i fili dispersi della vita, mi perdo invece nelle paure per cercare me stesso. Vive in me una poesia che mi divora a tradimento, impossessandosi del passato; e mentre inseguo desideri assenti sprofondo nel pozzo della notte che m’inghiotte, chiudo la porta alla luce che il mondo ha lasciato accesa per me.
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
La peggior solitudine è essere privi di un’amicizia sincera.
Ti ha dato contro il mondo. Ti sei sentito messo all’angolo e giudicato. Ti hanno distrutto e deluso, ma ti sei mai domandato perché? Hai mai provato a guardare oltre a quello che dicevano, ai loro diti puntati su di te? Beh Provaci, perché ti assicuro che in loro vedrai poche cose vere e molte costruite.
La vita? Una marea di sogni, tante speranza, e le tasche vuote.