Alexandre Cuissardes – Solidarietà
Per potere ben giudicare occorre spesso più la saggezza che lo studio.
Per potere ben giudicare occorre spesso più la saggezza che lo studio.
Che danni fa il cuorequando scappa dalla testae si avventura da soloe tocca poi a lei riprenderloe ricondurlo alla ragione,e che rumore fa la testaquando raccoglie quel misero cuore.
Ci sono sogni che restano giovani anche mentre noi invecchiamo,basta tener presente che hanno una età diversa dalla nostra.
Sognare non costa niente ma a volte si rischia di pagare molto caro il risveglio.
Scegli un posto del mondo dove vorresti andare, fatti qualche bicchiere, sdraiati, e quel posto lo sognerai.
Il sogno è la morfina che ti fa provare meno dolore mentre intorno a te il cancro della realtà ti divora.
Il sogno era stato chiaro, non ce l’avrei fatta a vincere l’ultima battaglia, sarei morto. Ho preferito mandare gli altri al posto mio, il sogno di loro non ne parlava. Valeva la pena di provare. La battaglia è finita, adesso pregherò per i caduti e farò avvertire le famiglie.
Il male lo vivi, il bene lo sogni.
Ore otto di stamani. Il mio sogno di stanotte aveva il sapore piacevole del limoncello, il mio stare sveglio di adesso ha la pesantezza di una sbronza.
I sogni più belli non li fai da solo, li fai in compagnia di una bottiglia ed un bicchiere.
Il sogno esiste solo quando stiamo bene ed immaginiamo un miglioramento. Quando viviamo male esistono soltanto incubi.
Non posso dormire tranquillo, posso solo dormire male, non ho sogni a portata di testa ma solo pasticche a portata di mano.
Al congresso del partitoil presidente ha utilizzato il suo immenso potereper fermare il vento.L’opposizione non potrà più commentareche “dice parole al vento”.
La scuola dovrebbe effettuare un monitoraggio periodico, se un ragazzo dimostra particolare attitudine alla politica deve essere tenuto sotto controllo come soggetto a rischio (per gli altri).
“… sono stati fatti passi avanti…”ennesimo proclama,poi dai risultatici accorgiamo che in fondo a quell'”avanti”c’era soltanto il vuoto.
Tutti hanno partecipato al grande banchetto,al momento del dessert molti se ne sono andati, “ormai siamo alla frutta” è stata la scusa degli “andanti”,sono rimasti in pochi per pagare il conto,ne i più ricchi ne quelli che avevano organizzato la cena.Troppi di noi sono fra quei pochi che sono rimasti a lavare i piatti per onorare i conti da pagare di altri.
Sempre il debole trema,troppo spesso il forte trama.