Alexandre Cuissardes – Politica
Se non denunciamo siamo vigliacchi, se denunciamo rischiamo vendette, se ci difendiamo commettiamo un reato, c’è una quarta possibilità?
Se non denunciamo siamo vigliacchi, se denunciamo rischiamo vendette, se ci difendiamo commettiamo un reato, c’è una quarta possibilità?
Vista la situazione del paese forse l’unica cosa che possiamo fare per festeggiare i 150 anni è vomitare… bianco rosso e verde.
Contrariamente a quanto dice il proverbio i panni sporchi fra politica e giustizia andrebbero lavati non in casa ma in piazza, siamo in tanti a voler sapere di chi è la colpa se la giustizia in Italia è così.
Il perdurare dei bombardamenti di cattivo esempio e malgoverno dall’alto portano prima o poi la reazione dei cannoni dal basso.
La politica dovrebbe essere “cosa di pochi”col consenso di molti,ormai in italia è cosa di troppicol consenso di pochi.Ed è “cosa loro”(ovvero “cosa nostra” per loro)
Fra politici e cittadini è ormai una convivenza da separati in casa, in attesa di divorzio.
In politica meno Roma più Italia.
Non fa piacere trovarsi a dover dire che lo stato troppo spesso non è migliore dei suoi cittadini peggiori.
Cambiare mille volte idee, fare nuovi progetti, non serve a niente se non si cambiano le persone.
I suicidati spesso sono persone che hanno sbagliato mira.
I politici sono così impegnati a fare il loro interesse che non hanno tempo ed energie per fare l’interesse del paese.
Le ingiustizie profonde, i tanti errori, il cattivo esempio, i comportamenti di chi ha preteso di guidarci in questi anni non possono essere perdonati o dimenticati, lasciamolo alla chiesa il mestiere del perdono.
Ormai non siamo più sensibiline ai richiami dei partitine a quelli delle istituzioni,ne a quelli delle sirene parlanti.Potremmo essere sensibili soltantoal richiamo dei forconi.
È guerra aperta.Al centro dell’attenzionei protagonisti si scontrano,fioccano le scommessesu chi ammazzerà l’altro.Ma gli scommettitori non si accorgonoche sono loro i veri morti.
Quando vediamo ed ascoltiamo chi pretende di rappresentarci proviamo rabbia per cosa fanno e vergogna ciò che dicono.
Mentre il paese cambia, i discorsi dei politici restano sempre gli stessi.
Affidare la riscossione delle tasse ad un ente spendaccione come l’inps sembra un po’ una presa di culo.