Alexandre Cuissardes – Politica
Caro RazziChissà chi ha tradotto i discorsi dell’onorevole Razzi in Corea.Forse saranno stati interpreti molto fidati che avevano anche il compito di rendere le sue parole oltreché traducibili anche “sensate”.
Caro RazziChissà chi ha tradotto i discorsi dell’onorevole Razzi in Corea.Forse saranno stati interpreti molto fidati che avevano anche il compito di rendere le sue parole oltreché traducibili anche “sensate”.
La differenza fra la dittatura e la nostra democrazia è che noi abbiamo la possibilità di votare e sceglierci il dittatore che preferiamo.
Non possiamo ridurre la burocrazia, dobbiamo ridurre alla ragione le persone e fargliela accettare. Ragione di stato. Gli italiani devono capire ed accettare, sono posti di lavoro.
Massimo d’Azeglio disse: “abbiamo fatto l’Italia, adesso facciamo gli italiani”. Dopo 150 anni non abbiamo ancora fatto gli italiani ma in compenso abbiamo fatto molti governi ed abortito molti politici.
Ormai i simpatizzanti per i partiti sono molti meno degli antipatizzanti per la politica.
Il buon governo non si fa con la passione politica ma con la passione civile.
Non tutto il paese è così prono e pessimista. Vediamo ogni giorno persone che si interessano di politica, partecipano attivamente alla vita dei partiti, ascoltano gli uomini politici, vanno puntualmente a votare. Quelle sono persone positive all’alcoltest.
Ai politici non importa se ignoriamo la politica, l’importante è che non ignoriamo i suoi appetiti.
Si scrive: l’italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. Si legge: l’italia è una repubblica fondata sulla dittatura dei partiti.
In politica forse è meglio avere paura non di chi fa promesse ma di chi alle promesse ci crede.
Se Letta ha tirato fuori gli attributi molti italiani rimpiangeranno le supposte di stato.
Se uccidere qualcuno è un reato perché lasciare che qualcuno muoia è soltanto un fatto di cronaca?
Nel vedere gli impettiti commessi dietro ai presidenti di camera e senato viene da pensare che l’Italia è l’unico paese al mondo dove le statue hanno un lauto stipendio.
Qui o si fa l’italia si muore (G. Garibaldi ). L’italia “si farà” quando ogni italiano diventerà capace di pensare al plurale, si ricorderà che il noi viene prima dell’io. Intanto, per adesso si muore.
Per fortuna che in Italia manca lo stato, altrimenti sarebbe troppo evidente che agli italiani manca il senso dello stato.
Caro Alfano, il tradimento è come la verginità, dopo la prima volta la strada è spianata.
Renzi è riuscito a creare un governo che rischia di fargli battere un nuovo record, quello di essere riuscito a deludere gli italiani prima ancora di averli illusi.